sabato 6 ottobre 2018

Randi4

La mia mamma umana si chiama Cris sono con lei da sedici anni. Non mi ha scelto in un gattile né le sono stata donata. Sono nata dietro una catasta di legna che era primavera, i campi e i prati stavano rinverdendosi. Nel lato opposto della nostra tana c'era il nido di una coppia di fagiani, da lì a poco sarebbero nati sette chiassosi piccoli sempre affamati. Io e i miei due fratellini stavamo attenti a starcene nel nostro 'territorio' per evitare i becchi dei genitori fagiani. Ma la campagna Pavese e' bellissima e fai conoscenza e amicizia con un sacco di animali! Li attorno c erano parecchie villette  con giardini ben curati. Maggio e giugno li passai sonnecchiando nella mia tana, aspettando di potermi attaccarmi alle tettine piene di buon latte della mia mamma gatta, ad ogni suo rientro. La ricordo con bellissimi baffi lunghi, una lingua calda e ruvida che mi passava sulla testa e sulla schiena per pulirmi,  aveva un pelo più scuro del mio un po' arruffato, era agile e magra. Riconoscevo il suo passo e il suo odore da lontano, quando arrivava davamo la caccia alle sue tettine: dovevo vedermela con i miei due fratellini maschi più forti di me. Ero sempre affamata! Per passare il tempo giocavo a rincorrere sassi rotondi, rametti, mosche, lucertline topolini e ogni cosa che si muoveva. Senza in realtà combinare molto. Poi iniziai a muovermi attorno alla nostra area per procurarmi cibo, la mia mamma gatta ci portava vicino alle case dove c erano molti rifiuti umani; i topolini e gli uccellini da cacciare non erano molti ed erano preda dei tanti gatti randagi che vivevano in quella stupenda campagna. Ero piccola ma dovevo darmi da fare: ero sempre affamata! Nel mese di agosto cominciai ad andare a 'caccia' anche da sola, a passeggiare nei campi attorno alla tana, a perlustrare la zona. Avevo fatto amicizia con altri micetti e spesso passavo le ore a giocare con loro. Fu proprio uno di quei giorni che rientrando nel tardo pomeriggio non trovai più la catasta di legna; pensai perfino di aver perso i baffetti e quindi l orientamento! Girai attorno più volte, annusai il terreno: si l'odore era inconfondibile, avevamo marchiato il nostro territorio non so quante volte! La legna era sparita, e con lei la mia 'cuccia' , i miei fratellini e la mia mamma gatta. Al loro posto un quadrato di terra umida e scura. Dopo aver miagolato a lungo e pianto di dolore, passai la notte sdraiata sul punto esatto dove c'era la mia 'casa' natia. 

4 commenti:

  1. È una storia molto bella quanto straziante e lascia un sorriso finale per l'incontro con Cris.
    Buona domenica, lieta di conoscerti e grazie per essere passata da me!

    P.S. Forse ne sei già consapevole o forse no, ma nel dubbio senza voler essere invadente: Trovarti con Google Friend Connect non è facile, bisogna cliccare tutti i link per scoprire quale sia il tuo blog, se inizialmente lasci un commento agevoli chi ha voglia di venire a farti visita.

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  2. Grazie per il commento a Randi e per il suggerimento riguardo il blog. Lo uso da pochi giorni e non ne so molto! Ancora mi ci vuole un po' di pratica...
    Buona domenica anche a te

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    1. E di che... Ho solo pensato che potesse essere sgradevole credere di non avere alcun riscontro da parte degli altri blog quando in realtà il silenzio potrebbe dipendere dal fatto che non riescono a trovarti. Ciao, alla prossima!

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  3. Commovente la tua storia piccola Randi!Ti lascio un grattino della buona notte!

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