lunedì 1 ottobre 2018

Nerino

estratto dal diario spirituale di Nerino
E' capitato un anno fa: camminavo a fatica, la zampa mi duoleva, non avevo appetito e passavo gran parte del tempo sdraiato sul terrazzo della sala. La notte mi mettevo nel mio angolo preferito: un puff mordisssimo. Lì passava la mia mamma umana per farmi le carezze prima del sonno. Si, acquisita perchè la mia vera mamma gatta non me la ricordo. Ma non ho mai sofferto la sua mancanza: la mia famiglia umana mi adorava e i miei 'fratelli' gatti e gatte erano tollerabili e tolleranti. Ognuno di noi si è sempre fatto i fatti propri; la casa e il giardino erano grandi, c'era posto per tutti.
Un anno fa mi portarono in una clinica per animali e fui operato di sarcoma muscolare. Dissero che più di quello non potevano fare e capii che non mi restava molto da vivere. Ero bruttissimo con quella grossa cicatrice dalla coscia sinistra fino alla schiena, i punti stretti, senza il mio bel pelo nero. Il dolore era sopportabile, evitavo quindi di miagolare per non disturbare e soprattutto per non far soffrire la mia famiglia umana. Però mi sembrava che tutti i miei parenti e amici mi evitassero 'povero Nerino, come è messo male e quanto è magro. Speriamo che il pelo ricresca, quella ferita è proprio devastante'. Facevo compassione e lo comprendevo, mi ero visto passando davanti allo specchio della camera. Ma i commenti non mi interessavano, mi dispiaceva di più il fatto che evitassero di accarezzarmi e di prendermi in braccio. Presumo per paura di farmi male.
Dopo un anno, ora mi stanno portando in clinica di nuovo. Da come piange la mamma umana e la mia sorella umana penso che siano preoccupate per me. E nonostante stia malissimo raccolgo le mie ultime forze e comincio a fare le fuse per far loro vedere che sono ancora in forma. Le loro carezze mi riscaldano il cuore.
Mentre inerme, sfinito, sdraiato sul lettino mi mettono la mia ultima flebo continuo a fare le fusa per consolarle, le loro lacrime me ne danno la forza. Morirò lentamente facendo le fusa per loro. Spero solo di non soffrire. Ho vissuto felice per diciassette anni. E ora che dire..va bene così!

3 commenti:

  1. Cara Mari il mio e' un racconto tratto dal vero. Ho chiesto di potermi reincarnare in un altro gattino e tornare quindi su quella meravigliosa terra. Non so..devono decidere. Incrocio le zampette!

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  2. Ciao Albert...chissa' che Nerino possa tornare il paradiso è la nostra bellissima terra! Un bacione

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