giovedì 27 settembre 2018

Massimiliano

Dagli atti del processo, indetto dal proconsole Dione, si evince che Massimiliano rifiutava di fare il servizio militare per ragioni di coscienza:
« Dione disse: «Fa' il militare se non vuoi morire».
Massimiliano rispose: «Non faccio il soldato. Tagliami pure la testa, io non faccio il soldato per questo mondo, ma servo il mio Dio».
Dione riprese: "non vi è più grande onore che servire Roma'
Massimiliano rispose: "onoro il libero arbitrio donatomi dal mio Dio e mai uccidero' di spada nemmeno per Roma"
Dione disse ancora: "getti al fiume ricchezza e gloria per la tua vecchiaia"
Massimiliano rispose: "nessun servo mostrerà la mia ricchezza e i figli che verranno non esulteranno di bottini di guerra macchiati di sangue"
Il proconsole Dione riprese: «Chi ti ha messo queste idee nella testa?».
Massimiliano rispose: «La mia coscienza e colui che mi ha chiamato».
Dione si rivolse a suo padre Vittore: «Consiglia tuo figlio».
Vittore rispose: «Lui sa da sé, con la propria coscienza, che cosa deve fare.[3] »
Massimiliano fu passato alla spada per aver disobbedito alle leggi di Roma, seguendo la sua coscienza. Aveva 21 anni sei mesi 18 giorni

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