mercoledì 31 ottobre 2018

Misa

In questi giorni Cris non fa altro che parlare di Misa, una gattina di nove anni dal pelo biancoarancione, esile, un po' malformata ma dolcissima. L'ho conosciuta durante le mie visite in casa della nonna: era diventata 'la sua gattina'. Ricordo che stava sempre nascosta in qualche angolo, nell'armadio o sotto il letto, era timida e aveva paura degli altri gatti domestici della casa. A me piaceva molto, era tenera e indifesa. 'Veniva' da una pozzanghera troppo grande per lei che aveva poco più di un mese. La pioggia era caduta per tutta la notte, i forti tuoni avevano tenuto svegli gli animali della zona, domestici e selvatici. Mamma gatta aveva fatto una selezione e deciso di abbandonare quella sua micetta molto fragile, dalla testina troppo piccola rispetto al corpicino, con un occhietto più stretto dell'altro. Tanto non sarebbe sopravvissuta, una bocca in meno da allattare. E lei, come una cieca, vagando sotto la pioggia era caduta in una pozzanghera ai bordi del marciapiede di una stradina secondaria nel Pavese, che portava in un gruppo di villette. E lì era rimasta, inerme, arrotolata su stessa come una pallina. La pioggia ininterrottamente  allargava la pozzanghera. È lì la vide Dani passando in auto mentre andava al lavoro. È lì la rivide nel tardo pomeriggio rientrando a casa. La raccolse, stava in una mano, respirava ancora. Busso' alla porta della nonna e le consegno' quella 'pallina' inzuppata di acqua, dentro batteva un cuoricino. Così iniziò la vita di Misa con la nonna, bevendo il latte dal biberon e dormendo sul suo grande letto. Da allora sono passati nove anni. 
Ieri a Misa hanno tolto due calcoli dall'uretere e da come parla Cris non sta tanto bene. È un intervento difficile: mettere uno stent nei nostri sittilissimi 'condotti' richiede abilità chirurgiche elevate. Vi parlerò dell'intervento un'altra volta. Ora è la' con la flebo, il collare di Elisabetta, un 'taglio' sul pancino che le duole, distrutta e sola in una gabbia della clinica veterinaria. La penso tanto e vorrei essere con lei per farle le fusa e darle qualche leccatina sulla nuca. So cosa vuol dire sentirsi sola e abbandonata, fa tanto male il cuore più dei punti di sutura! 

2 commenti:

  1. Speriamo vada tutto bene, incrociamo le dita per la tenerissima Misa. Un bacetto sul musino umido.
    sinforosa

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  2. Io spero che Misa stia di nuovo bene. Povera micina piccola e indifesa e abbandonata. Mi ha fatto pensare con tenerezza alla mia Minni, recuperata da una fattoria magrissima e spaventata, con gli occhietti semichiusi. Ora la mia Minni sta bene e cresce bene e son contenta di averla con me. Saluti.

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